Ripartiamo Aps è volata in Messico per una nuova missione che ha portato i volontari dal sud del Paese fino alla capitale.
La missione è iniziata nel Chiapas, con le sue città che sembrano venire direttamente da un’altra epoca e i suoi abitanti sempre pronti ad accogliere chi arriva in visita. La prima tappa del lungo viaggio è stata San Cristobal de las Casas, dove i volontari di Ripartiamo, accompagnati dai dipendenti di Air Fire, hanno realizzato il progetto finanziato dalla società che si occupa di antincendio, edilizia e facility management.
Mind on Fire è il nome dell’iniziativa, che prevede la consegna di libri per bambini e ragazzi meno fortunati. In Messico è toccato prima ai giovani ospiti della Casa Hogar Santiago e poi ai bambini di una famiglia indigena che vive in un piccolo villaggio di montagna a pochi chilometri da Palenque, dove è ubicato uno dei più importanti siti Maya della regione.
I ragazzi hanno accolto i libri come il dono più prezioso che potessero ricevere, facendo a gara per accaparrarseli, segno che anche in situazioni di povertà e degrado l’istruzione viene percepita come uno, se non l’unico, mezzo per emanciparsi da una realtà a volte crudele. Ripartiamo si è presa cura dei più piccoli anche attraverso la consegna di generi alimentari e beni di prima necessità.
La missione è proseguita a Città del Messico con la visita al Patronato Francisco Mendez, struttura gestita da suor María Alejandra Vargas Jimenez che ospita circa 35 adolescenti provenienti da situazioni di degrado, violenza, abbandono. Qui le giovani ospiti, tra i 15 e i 17 anni, possono proseguire gli studi per diplomarsi e prepararsi all’università, ma anche acquisire nozioni pratiche mediante corsi di taglio e cucito o di estetica.
I volontari hanno consegnato i tablet nell’ambito del progetto Children Connection di Sielte e hanno ascoltato le testimonianze di quattro ragazze, che hanno raccontato delle sofferenze patite ma soprattutto hanno parlato di sogni, speranze, futuro. Della sete di riscatto per loro stesse e per tutte le donne che nel paese subiscono violenza fisica, psicologica ed economica.
L’ultima tappa si è svolta di Tepito, uno dei quartieri più poveri della capitale. Qui Padre Benito, sacerdote cattolico, nella sua Parroquia Santa Cruz y Soledad, ogni giorno dà rifugio a centinaia di migranti, offrendo loro un luogo sicuro, pasti caldi e coperte per la notte. I volontari lo hanno aiutato con il servizio mensa e con una spesa alimentare che consentirà a Padre Benito di continuare ad assistere i numerosi poveri che si rivolgono a lui.
Negli occhi e nei volti di ogni adulto, di ogni bambino, di ogni ragazza, i volontari di Ripartiamo hanno scorto gratitudine e bellezza, sperimentando ancora una volta quanto siano vere le parole di Gesù, che ci insegna che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.