È da poco terminata la dodicesima missione umanitaria dell’Associazione di promozione sociale Ripartiamo. I volontari dell’associazione questa volta si sono diretti in Mauritania, paese situato nella parte ovest del continente africano. Oltre 30 ore di viaggio in auto separavano i volontari dalla loro missione: da Marrakech fino a Nouakchott, capitale dello stato, attraverso tutto il Sahara occidentale e una zona franca dove sono diffuse mine antiuomo. Dopo varie fermate lungo il tragitto e numerosi posti di blocco delle autorità locali compresa la frontiera dove hanno concesso il visto ai volontari, Ripartiamo APS è giunta a Nouakchott dove ha preso il via la missione.
Giunti nel primo villaggio, tutti guardavano la nostra spedizione incuriositi. I volontari hanno trovato un paesaggio alquanto desolante: plastica e rifiuti ovunque, capre e asini che girovagano per le strade mangiando ciò che trovavano per strada. Arrivati nella capitale i volontari hanno conosciuto il contatto locale – divenuto poi il referente di Ripartiamo nel Paese – con cui hanno potuto organizzare ogni singolo step della missione in base ai due progetti promossi da Ripartiamo, Children Connection e Maintainers Angels. La prima parte della spedizione ha avuto luogo a Terjit, un villaggio situato a cinque ore di auto da Nouakchott. Qui i volontari hanno fatto visita alla scuola del villaggio, una piccola struttura formata da circa 27 bambini di tutte le età e da un solo insegnante. Grazie a Maintainers Angels, tutti gli studenti hanno ricevuto da Ripartiamo un set per la scuola composto da zaino, quaderni e penne scatenando la felicità e l’ilarità dei bambini presenti.
Sempre alla classe del villaggio di Terjit è stato donato da Sielte, per il progetto Children Connection, un tablet che permetterà agli studenti di accedere alla connessione internet favorendo così un percorso educativo e didattico più interattivo. Dopo aver lasciato la città, Ripartiamo si è rimessa in viaggio, direzione deserto verso la seconda parte della missione che ha coinvolto una famiglia di nomadi segnalata all’Associazione dal contatto mauritano. Una volta giunti, i volontari hanno donato alla famiglia pannolini e vitamine per i bambini. L’accoglienza che i nomadi del deserto hanno riservato ai volontari di Ripartiamo è stata disarmante e per ringraziare il loro operato hanno organizzato un pasto tipico da condividere insieme.
Tornati dal deserto, sempre per il progetto Children Connection promosso da Sielte, i volontari di Ripartiamo hanno donato un secondo tablet al capo del villaggio di Terjit, colui che è il fulcro di questa comunità e che si prodiga per ogni sua esigenza. Questo secondo device tecnologico, infatti, sarà messo a disposizione dal capo villaggio per far sì che i bambini possano usufruirne anche quando non sono a scuola. Dopo un ultimo saluto agli alunni della scuola di Terjit, i volontari hanno intrapreso il lungo e impervio tragitto verso Marrakech, passando nuovamente per Nouakchott e per il Sahara Occidentale.