Africa

L’Etiopia accoglie i volontari di Ripartiamo

Il richiamo dell’Africa è sempre più forte per Ripartiamo Aps, reduce da una missione in Etiopia. Qui, nella capitale Addis Abeba, hanno portato a termine numerosi progetti e aiutato la comunità locali.

Nell’area periferica di Bole, che sorge intorno all’aeroporto internazionale, i nostri volontari hanno incontrato l’associazione Hold my Hand, fondata da tre studenti universitari etiopi allarmati dal numero crescente di giovani senzatetto. Quello che nel 2013 era iniziato come un gruppo di sostegno nel fine settimana si è trasformato in un rifugio permanente per bambini e ragazzi, che offre affidamento, ricongiungimento familiare e sostegno ad alcuni dei giovani senzatetto più a rischio dell’Etiopia.

A questi ragazzi spesso manca anche l’essenziale e possedere un paio di scarpe si trasforma in un desiderio da realizzare. Così, i nostri volontari hanno donato scarpe robuste e comode a ogni ospite della struttura, insieme a scorte alimentari che li aiuteranno a sopravvivere nelle prossime settimane. Un sostegno fondamentale per realtà come quella di Hold my Hand, punto di riferimento per decine di giovani nella periferia di Addis Abeba.

Grazie all’associazione, Ripartiamo ha potuto visitare anche una scuola pubblica locale dove ha donato i tablet nell’ambito del progetto Children Connection finanziato da Sielte.

Impegnata nel sostenere attivamente le comunità locali dei posti che visita, in Etiopia Ripartiamo ha avviato anche un altro progetto, Honey for Future, con il quale sostiene gli apicoltori e la biodiversità. Secondo uno studio condotto dalla Divisione FAO Produzione vegetale e Protezione delle Piante, le api possono contribuire ad aumentare la sicurezza alimentare di 2 miliardi di piccoli agricoltori a costo zero. Ciò significa che, nei paesi in via di sviluppo, le api possono fare la differenza sia per i piccoli agricoltori che per le aziende di grandi dimensioni, assicurando una migliore qualità della vita per i residenti.

Il nuovo progetto è stato accolto con entusiasmo dagli apicoltori etiopi che, grazie al supporto di Ripartiamo, hanno potuto installare nuove arnie per la produzione di miele e altri prodotti. A beneficiarne sarà l’intera comunità, sia in termini economici che ambientali.

LEGGI DI più
Asia

Ripartiamo dona gioia in Thailandia e Vietnam

I volontari di Ripartiamo Aps hanno raggiunto Thailandia e Vietnam. Non si ferma la missione degli influencer del bene che, nel Sud Est asiatico, sono stati accompagnati da un volontario d’eccezione, Cesare Rascel, figlio del celebre Renato Rascel.

A Bangkok i volontari hanno visitato la Childline Thailand Foundation, organizzazione che ospita bambini e ragazzi che hanno perso i genitori, per un totale di circa 320 presenze. Nella struttura i ragazzi hanno a disposizione un posto letto, pasti caldi e istruzione grazie ai formatori e agli assistenti sociali che tengono regolarmente delle lezioni.

Per agevolare il percorso formativo di giovani ospiti, sono stati donati alla Childline Thailand Foundation due tablet nell’ambito del progetto Children Connection sostenuto da Sielte, impegnata a favorire la digital inclusion.

I volontari di Ripartiamo sono arrivati fin negli slums della capitale tailandese, toccando con mano la povertà e la situazione di degrado in cui vive la popolazione meno abbiente. Nella baraccopoli hanno incontrato numerose famiglie che vivono in condizioni igienico-sanitarie precarie a causa della mancanza di acqua potabile. Per cercare di arginare, almeno in parte, il problema Ripartiamo ha donato un depuratore d’acqua e borracce in acciaio nell’ambito del progetto Drops of Hope sostenuto da Izmee.

Salutata la coloratissima e accogliente Thailandia, ferita dal dramma della povertà e del turismo sessuale con minori, i volontari si sono recati ad Hanoi, capitale del Vietnam, dove il regime comunista fa ancora sentire il proprio potere. Anche gli orfanotrofi sono gestiti interamente dal governo, con il sostegno di privati che organizzano attività e iniziative sul territorio.

La struttura visitata da Ripartiamo è un vero e proprio villaggio all’interno del quale vivono circa un centinaio di bambini e ragazzi, che abitano a gruppi in quelle che sono delle vere e proprie case. Ogni casa ospita fino a tre minori, che vivono insieme alla loro “madri adottive”. Si tratta di donne nubili che, dopo un percorso di formazione e training, prendono in carico i bambini e li guidano fino alla maggiore età abitando con loro nel villaggio, che fornisce istruzione primaria e assistenza sanitaria.

Anche qui i volontari di Ripartiamo hanno consegnato tablet per favorire il percorso di istruzione e inclusione digitale di bambini e ragazzi.

LEGGI DI più
News

Ripartiamo ha aiutato sei Paesi tra febbraio e marzo

Ripartiamo APS è in festa per il gratificante risultato raggiunto nel primo trimestre di questo anno 2024: sei nuove sedi territoriali con nuovi partners e nuovi progetti. Gli influencer del bene hanno raggiunto, tra febbraio e marzo, Messico, Kenya, Moldavia, Filippine, Thailandia e Vietnam. Grazie ai donors l’Associazione ha realizzato biblioteche con angolo lettura in scuole speciali e orfanotrofi per bambini e ragazzi fuori dai contesti sociali d’istruzione e formazione, happening con aerial hoop e installazione di impianti audio per attività sportive e sociali; ha consegnato tablet con ricarica solare e collegamento a internet, pacchi viveri e beni di prima necessità, borracce e depuratori d’acqua domestici.

“Povertà e indigenza, mancanza delle fondamentali pratiche igienico-sanitarie, è quanto tocchiamo con mano nelle nostre missioni – commenta il segretario generale Mariacarmela Aragona -. Non è accettabile nel XXI secolo che in molte aree del mondo ancora l’accesso al cibo non sia garantito. C’è bisogno di aiuto per colmare il divario alimentare, c’è bisogno di azioni politiche mondiali concrete perché non è umano vedere dei bambini che non si alimentano per giorni e giorni e i governi investono risorse per armi e per acquisire territori dove non riuscire a garantire al popolo neppure il cibo.”

La missione nelle Filippine è stata presenziata dalla Presidente Chaouqui che ha accompagnato i volontari in un viaggio strepitoso tra tante difficoltà ma tanta provvidenza; in Messico si sono aggiunti ai volontari alcuni lavoratori di Air Fire, ancora increduli di aver ricevuto quest’occasione grazie ai progetti di CSR che prevedono attività di incentivazione aziendale; in Kenya due influencer hanno raccontato la missione passo dopo passo, condividendo il bene e dando visibilità e testimonianza ai followers. In Moldavia la forza della resilienza ha caratterizzato la missione mentre in Thailandia e in Vietnam, grazie anche alla testimonianza dello spokeperson d’eccezione Cesare Rascel, si è condiviso la meraviglia ecumenica della fratellanza umana.

“Ci sono troppi figli di nessuno abbandonati per le strade del mondo, se solo questi bambini potessero avere dei genitori in una nuova terra, una possibilità di una vita normale, se solo lo stato italiano agevolasse le adozioni, di certo un genitore single è meglio di nessuno che si prenda cura di una giovane vita ancora troppo piccola per procurarsi il cibo da sola e autosostenersi”: è il messaggio che Ripartiamo APS invia alle Istituzioni affinché si possa giungere presto ad una nuova e risolutiva azione a favore dell’uomo. Ripartiamo continua ad annunciare la pace che nasce dalla condivisione!

LEGGI DI più
Asia

Missione nelle Filippine per Ripartiamo: al via Drops for Hope

Si è appena conclusa la missione di Ripartiamo Aps nelle Filippine. I volontari dell’associazione sono volati nel paese asiatico per portare speranza e aiuti concreti alle comunità maggiormente colpite da condizioni di indigenza e povertà.

La prima tappa si è svolta a Urdaneta, dove Ripartiamo ha incontrato una comunità composta da circa 200 persone, che hanno accolto i nostri volontari con grande calore. Nella cittadina, situata nella Provincia di Pangasinan, nella Regione di Ilocos, l’associazione ha consegnato pacchi viveri contenenti generi alimentari come il riso, consumato in grandi quantità dalla popolazione filippina, e beni di prima necessità.

La generosità della comunità, proprio come quella dei volontari Ripartiamo, non conosce confini. In segno di gratitudine, infatti, alcune famiglie hanno cucinato un maialino, che i volontari hanno mangiato insieme ai loro nuovi amici filippini in segno di condivisione e comunione.

La missione è proseguita a Clark. Qui ad attendere Ripartiamo c’erano i bambini dell’orfanotrofio Dyan Maria Orphanage, gestito da una congregazione di suore cattoliche. Ai piccoli ospiti della struttura sono stati donati dei libri nell’ambito del progetto Mind on Fire finanziato da Air Fire, e materiale scolastico donato da La Maisonnette Primary School di Roma.

La visita all’orfanotrofio è stata anche l’occasione per dare avvio a un nuovo progetto di Ripartiamo Aps in collaborazione con Izmee, Drops for Hope. L’iniziativa prevede la consegna di borracce in acciaio e di un depuratore d’acqua per garantire l’accesso all’acqua potabile anche in zone svantaggiate.

I bambini, colmi di gratitudine per la visita e i doni ricevuti, hanno omaggiato i nostri volontari con una canzone tradizionale filippina. L’incontro si è poi concluso con un momento di preghiera e raccoglimento.

Da Clark, i volontari si sono recati a Oslob per visitare una piccola comunità che risiede sulle montagne e che vive a stretto contatto con la natura. Qui ha incontrato tre famiglie molto povere che, per far fronte alla scarsità di cibo, sono costrette a razionare gli alimenti mangiando anche solo due o tre volte a settimana. A queste famiglie sono stati consegnati pacchi viveri con una quantità di generi alimentari sufficienti a garantire loro il sostentamento per un periodo abbastanza lungo.

Come ogni missione, anche quella nelle Filippine ha arricchito i volontari di Ripartiamo, già pronti per mettersi di nuovo in viaggio verso altre destinazioni. Verso altri popoli da incontrare e persone da aiutare.

LEGGI DI più
Children Connection

In Messico Ripartiamo dona libri e tablet ai bambini

Ripartiamo Aps è volata in Messico per una nuova missione che ha portato i volontari dal sud del Paese fino alla capitale.

La missione è iniziata nel Chiapas, con le sue città che sembrano venire direttamente da un’altra epoca e i suoi abitanti sempre pronti ad accogliere chi arriva in visita. La prima tappa del lungo viaggio è stata San Cristobal de las Casas, dove i volontari di Ripartiamo, accompagnati dai dipendenti di Air Fire, hanno realizzato il progetto finanziato dalla società che si occupa di antincendio, edilizia e facility management.

Mind on Fire è il nome dell’iniziativa, che prevede la consegna di libri per bambini e ragazzi meno fortunati. In Messico è toccato prima ai giovani ospiti della Casa Hogar Santiago e poi ai bambini di una famiglia indigena che vive in un piccolo villaggio di montagna a pochi chilometri da Palenque, dove è ubicato uno dei più importanti siti Maya della regione.

I ragazzi hanno accolto i libri come il dono più prezioso che potessero ricevere, facendo a gara per accaparrarseli, segno che anche in situazioni di povertà e degrado l’istruzione viene percepita come uno, se non l’unico, mezzo per emanciparsi da una realtà a volte crudele. Ripartiamo si è presa cura dei più piccoli anche attraverso la consegna di generi alimentari e beni di prima necessità.

La missione è proseguita a Città del Messico con la visita al Patronato Francisco Mendez, struttura gestita da suor María Alejandra Vargas Jimenez che ospita circa 35 adolescenti provenienti da situazioni di degrado, violenza, abbandono. Qui le giovani ospiti, tra i 15 e i 17 anni, possono proseguire gli studi per diplomarsi e prepararsi all’università, ma anche acquisire nozioni pratiche mediante corsi di taglio e cucito o di estetica.

I volontari hanno consegnato i tablet nell’ambito del progetto Children Connection di Sielte e hanno ascoltato le testimonianze di quattro ragazze, che hanno raccontato delle sofferenze patite ma soprattutto hanno parlato di sogni, speranze, futuro. Della sete di riscatto per loro stesse e per tutte le donne che nel paese subiscono violenza fisica, psicologica ed economica.

L’ultima tappa si è svolta di Tepito, uno dei quartieri più poveri della capitale. Qui Padre Benito, sacerdote cattolico, nella sua Parroquia Santa Cruz y Soledad, ogni giorno dà rifugio a centinaia di migranti, offrendo loro un luogo sicuro, pasti caldi e coperte per la notte. I volontari lo hanno aiutato con il servizio mensa e con una spesa alimentare che consentirà a Padre Benito di continuare ad assistere i numerosi poveri che si rivolgono a lui.

Negli occhi e nei volti di ogni adulto, di ogni bambino, di ogni ragazza, i volontari di Ripartiamo hanno scorto gratitudine e bellezza, sperimentando ancora una volta quanto siano vere le parole di Gesù, che ci insegna che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.

LEGGI DI più